fascite plantare

Terapia manipolativa osteopatica fascite plantare

La fascite plantare, una condizione autolimitante, è una causa comune di dolore al tallone o sino ai metetarsi negli adulti. Colpisce più di 1 milione di persone all’anno e due terzi dei pazienti con fascite plantare richiedono assistenza sanitaria. La fascite plantare colpisce le popolazioni sedentarie e atletiche. L’obesità, l’eccessiva pronazione del piede, la corsa eccessiva e/o la posizione prolungata in stazione eretta sono fattori di rischio per lo sviluppo della fascite plantare. La diagnosi si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. I pazienti possono presentare dolore  acuto al tallone, o lungo la fascia plantare sino ai metatarsi, con i primi passi al mattino, oppure dopo essere stati seduti per un tempo prolungato alla palpazione nella regione calcaneare e plantare mediale. Il disagio nella fascia plantare prossimale può essere provocato dalla dorsiflessione passiva della caviglia e/o sulla punta del piede. La diagnostica per immagini è raramente necessaria per la diagnosi iniziale di fascite plantare. L’uso dell’ecografia e/o della risonanza magnetica e radiografie è riservato ai casi non remittenti o per escludere altre patologie del tallone o metatarsi, come ad esempio la spina calcaneare e frattura dei metatrsi. I risultati di un aumento dello spessore della fascia plantare e di un tessuto anomalo segnalano la diagnosi di fascite plantare. I trattamenti conservativi, come la terapia manipolativa osteopatica, aiutano a migliorare il dolore invalidante. Inizialmente, i trattamenti diretti al paziente consistono in riposo, modifica dell’attività,  tecniche di stretching.  Il 90% dei pazienti migliorerà con queste tecniche conservative. I pazienti con fascite plantare cronica e non remittente che dura sei mesi o più possono prendere in considerazione alte terapie agginutive.

L’Iter Valutativo Terapeutico Osteopatico prevede cure Osteopatiche (Terapia Manipolativa Osteopatica)  correlata alla diagnosi e ai segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico come nella Fascite Plantare.

L’Iter Valutativo Terapeutico Osteopatico utilizza la terapia manipolativa delle disfunzioni somatiche volte alla:

  • Riduzione del dolore e recupero della disabilità funzionale correlata;
  • Miglioramento della qualità di vita;
  • Rallentamento dell’evoluzione della malattia.

L’Iter Valutativo Terapeutico Osteopatico richiede normalmente di un periodo breve-medio di cure Osteopatiche e può essere integrato con altri esami e/o interventi sanitari, come ad esempio un piano educazionale e l’esercizio terapeutico. Bisogna evidenziare che le articolazioni sono organi del movimento, e quando una di esse funziona male, si innescano dei meccanismi di compenso dei quali risente tutto l’organismo. La terapia manipolativa osteopatica, delle disfunzione somatiche correlate, integrato con altri esami e/o interventi sanitari può essere considerato un valido aiuto nella gestione del:

– dolore-disabilità;

– evoluzione della malattia-qualità della vita;

– meccanismi di compenso dell’organismo alla malattia.